2024-04-26



















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Guida al turismo termale in Romania
(2011-11-17)
Ultimo aggiornamento: 2011-11-28 14:52 EET
(di Adina Vasile) A novembre, alla Fiera internazionale del turismo “World Travel Market” di Londra, la Romania ha lanciato la sua prima guida al turismo termale e al wellness, “Guide to Spa Resorts”, realizzata dal Ministero romeno del turismo in partenariato con il Ministero della Sanità. La guida presenta i centri termali e i centri curativi presso le miniere di sale più apprezzati della Romania, paese che vanta 120 località con risorse naturali con potenziale terapeutico, e offre informazioni sulla storia delle terme e del termalismo in Romania, sui fattori terapeutici, le possibilità di cura, le strutture ricettive e le modalità di passare il tempo libero in 34 centri e stabilimenti termali romeni con un grande potenziale di sviluppo.
Sovata
Sempre ad una fiera del turismo, quella ospitata all’inizio di novembre dalla capitale romena Bucarest, abbiamo riscoperto due destinazioni termali romene dove vi proponiamo di fare stasera una piccola sosta per via delle onde. La prima è Sovata, nella provincia di Mures, nell’est della Transilvania, la maggiore località della cosiddetta “Contrada del Sale”, la cui più importante risorsa mineraria è il salgemma o sale di cava. Le miniere di sale in Transilvania sono state sin dall’inizio un fattore di sviluppo regionale, e proprio grazie a loro che i villaggi intorno hanno acquisito lo status di città.

Sovata, soprannominata la “città dei laghi salmastri” si trova in una vallata montana ad un altitudine di 520 metri. Nota per le virtù terapeutiche delle sue acque sin dal 1597, divenne stazione termale nel 1884, ed è una delle più antiche del Paese. Ricercata dai turisti in tutte le stagioni, deve la sua fama ai suoi 5 laghi salmastri, il Lago dell’Orso, il Lago Alunis, il Lago Rosso, il Lago Verde e il Lago Nero, ricchi di cloro e sodio. La storia della stazione termale è legata ai depositi di sale intorno ai laghi, la cosiddeta Montagna di sale di Sovata, dichiarata monumento della natura. Il Lago dell’Orso, chiamato cosi’ perchè ha la forma di una pelliccia d’orso, è il maggiore lago eliotermico nel mondo e il più importante in Europa, con una superficie di circa 4 ettari e una profondità di 18 metri.

“Sovata è speciale rispetto alle altre località della Contrada del Sale perchè di solito dove c’è molto sale non c’è vegetazione, a Sovata invece la vegetazione c’è in abbondanza, la città è circondata da foreste. È il posto ideale per la climatoterapia, perchè l’aria è ricca di ozono. Il lago dell’Orso è famoso per le proprietà terapeutiche dovute al fenomeno dell’eliotermia. D’estate, i primi dieci centimetri d’acqua sono freddi, poi man mano che si scende verso il fondale, l’acqua si riscalda fino a 45 gradi fino a due metri e mezzo, dopo di che c’è un’altro strato d’acqua fredda. Ci sono due fiumicelli che si versano nel lago e formano uno strato di acqua dolce sopra quello di acqua salata creando l’effetto serra. Con l’acqua e col fango del lago si curano malattie dermatologiche, ginecologiche, reumatologiche e respiratorie. Il complesso Balneoclimaterica gestisce tre alberghi ed due centri termali, uno presso l’albergo Danubius a 4 stelle, e l’altro sulla sponda del Lago dell’Orso”, racconta Marta Kacso, del tour operator “Balneoclimaterica” di Sovata.

Quali sono le altre attrattive turistiche della Contrada del Sale?

“Nei dintorni di Sovata il vicino allevamento di trote con la Locanda dei pescatori, molto ricercata dai turisti stranieri per i prelibatissimi piatti di pesce, poi la località Praid con la miniera di sale, Corund, uno dei più famosi centri ceramistici e di artigianato della Transilvania, dove vivono 200 artigiani popolari, poi la cittadella medievale Sighisoara, con il centro storico inserito nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, la città di Targu Mures con il Palazzo della Cultura e le Gole del Bicaz con il Lago rosso, molto pittoresco per i tronchi spezzati d’albero che spuntano dall’acqua e il colore rosso dell’acqua dovuto agli ossidi di ferro”, ci ha raccontato sempre Marta Kacso.


Un’altra località famosa questa volta per le sue acque minerali è Borsec nella provincia di Harghita, sempre nell’est della Transilvania. Aperta al turismo in tutte le stagioni e nota sin dal 1804, Borsec vanta sorgenti d’acqua minerale carbogassosa oppure ricca di calcio e magnesio, le cui proprietà salutari erano note sin dal 16-esimo secolo. L’acqua di Borsec è stata premiata nel 1873 alla Fiera Internazionale di Vienna, dove ha ricevuto il riconoscimento di "Regina delle Acque minerali", ha vinto la medaglia d’argento e il Diploma d’Onore alle esposizioni di Berlino e Trieste nel 1876, e il Diploma d’Onore dell’Esposizione di Parigi nel 1878. Alla fiera del turismo di Bucarest abbiamo incontrato il sindaco Mik Jozsef, il quale ci ha raccontato che oltre alle cure interne ed esterne con acque minerali, e alla climatoterapia, Borsec offre anche la possibilità di praticare sport invernali.

“Borsec è una stazione il cui ammodernamento è cominciato due anni fa, e già si vedono i primi risultati, come il complesso sciistico inaugurato lo scorso dicembre è realizzato tramite il programma “Sci in Romania”, per lo sviluppo dell’instrastruttura turistica e finanziato dal Ministero del Turismo romeno, complesso che ha attirato turisti lo scorso inverno per circa tre mesi. Abbiamo 3 nuove piste da sci lunghe tra 700-800 metri, dotate con sciovia, impianti d’innevamento artificiale e centri noleggio sci. Organizziamo concorsi con slitte trainate da cani e passeggiate con slitte trainate da cavalli. Dallo scorso giugno abbiamo avviato anche l’ammodernamento del centro termale e di wellness che nell’autunno del prossimo anno diventerà funzionante. Abbiamo anche una rete di agriturismi dove potete alloggiare, nei dintorni c’è il parco turistico “La radura delle Fate” con la Grotta degli Orsi, c’è un bagno popolare con acque minerali, ci sono tanti tragitti turistici e la gamma di servizi che offre la stazione verrà man mano ampliata”, ha promesso il sindaco di Borsec, Mik Jozsef.
 
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